Sei pronto per la FASE 2?

Il lockdown è quasi terminato e la fase 2 richiede un’attenzione speciale alla sanificazione dell’aria nei locali e la sanificazione delle superfici. Non solo mascherine e distanziamento sociale, ma la pulizia delle superfici e la sanificazione diventano fondamentali.

Come si propaga il VIRUS ?

Ricercatori dell’Università di Tokyo hanno condotto uno studio utilizzando telecamere ad alta sensibilità e raggi laser. L’esperimento permette di vedere come le goccioline prodotte da uno starnuto rimangono sospese in aria prima di cadere a terra, ma anche come le micro-particelle grandi un millesimo di millimetro – invisibili a occhio umano – restino sospese in aria, non cadono e non se vanno. Il problema è che queste particelle invisibili possono essere prodotte in gran numero anche solo conversando ad alta voce e, una volta emesse, circolano nell’aria indoor per almeno venti minuti creando un concreto rischio di trasmissione del contagio. Un rischio, è bene precisarlo, che riguarda essenzialmente luoghi chiusi e confinati dove sono presenti più persone e non c’è un sufficiente aerazione. Secondo gli autori della ricerca, in tali circostanze il rischio di contagio può essere mantenuto sotto controllo soltanto con l’utilizzo di mascherine e avendo cura di rinnovare regolarmente l’aria.

Non solo starnuti e tosse, dunque, ma anche semplici esalazioni possono generare nebulizzazioni in rapido movimento di goccioline e aerosol carichi di particelle virali. Proprio per questo motivo viene consigliato di mantenere una distanza minima da pazienti infetti o asintomatici; il metro di distanza viene indicato come misura minima di precauzione ma in certe condizioni potrebbe non essere sufficiente in presenza di aerosol in movimento.

Ecco allora che la sanificazione degli ambienti e dell’aria indoor diventa fondamentale per limitare la trasmissione del virus negli spazi chiusi o ad elevato presenza di persone.

Come possiamo prevenire il contagio da CORONAVIRUS ? 

Su questo tema è intervenuto di recente anche il Gruppo di lavoro Ambiente e Qualità dell’Aria dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) con la pubblicazione del Rapporto ISS COVID-19 recante indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS CoV-2.

Il rapporto, scaricabile da questo link, fornisce una lista di raccomandazioni da seguire sia negli ambienti domestici che lavorativi – uffici, strutture sanitarie, farmacie, banche, poste, i supermercati, aeroporti,  stazioni e mezzi di pubblici – per mantenere un buon livello di qualità dell’aria interna in relazione al contenimento del rischio di contagio da COVID-19.

In particolare, in uffici e negozi il ricambio dell’aria deve tener conto del numero di lavoratori presenti, del tipo di attività svolta e della durata della permanenza di addetti e clienti negli ambienti di lavoro.

Laddove non sono presenti specifici sistemi di ventilazione, il ricambio di aria va comunque gestito aprendo frequentemente gli infissi ma senza creare condizioni di disagio/discomfort per chi lavora (correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo) e preferibilmente evitando di aprire finestre affacciate a strade o zone trafficate.